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Stagione Maddalene

Nuovi linguaggi teatrali, arte non convenzionale e spazio di sperimentazione per le giovani compagnie. Il Teatro Maddalene anche nel 2025/2026 continua a guardare oltre le frontiere teatrali grazie alla collaborazione tra Comune di Padova e Fondazione Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale. 

Negli anni il Teatro Maddalene ha assunto un’identità sempre più precisa: un luogo per le nuove generazioni, frequentato dalla comunità universitaria, e non solo, grazie a una programmazione che tocca temi caldi dell’attualità, oltre a essere un contenitore artistico che guarda al futuro del palcoscenico, con la quasi totalità di artisti coinvolti sotto i 35 anni, verso cui lo Stabile del Veneto vuole puntare con un’intera stagione di prosa. Per la prima volta la sala in via S.Giovanni di Verdara a Padova avrà quindi una sua stagione dedicata, che si aggiunge alle rassegne dei nuovi format teatrali Maddalene Factory, arrivata alla quinta edizione, e ad AngolAzioni.

Vestire_Testata

 

15, 22, 29 novembre 2025 ore 19.30
Teatro Maddalene, Padova

VESTIRE GLI IGNUDI

Vestire gli ignudi è un’anomala commedia pirandelliana, un testo che è a metà strada tra le opere borghesi di Pirandello e il “teatro nel teatro”.  Alessandro Businaro si avvicina a un classico del repertorio teatrale italiano, con il proposito di dare vita a un lavoro che si rivolga in particolare alle giovani generazioni affrontando una costellazione di temi: dalla pervasività dei mezzi di comunicazione di massa, al voyeurismo morboso, senza tralasciare il potente e crudele ritratto dei rapporti di genere

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4, 5 dicembre 2025 ore 19.30
Teatro Maddalene, Padova

TIRANNOSAURO

Cosa fa l’eroina all’amore? Quanto è tossica la famiglia?
Due persone distanti che possono solo scriversi lettere, alcune sono state conservate, altre perdute. Questo scambio epistolare diventa un fossile gigante, uno scheletro ingombrante che riemerge per farsi spolverare e studiare, un tirannosauro con cui “giocare alle risposte” all'interno di una struttura frammentaria e sconclusionata dove le uniche regole sono quelle di una persona piccola che gioca. Filippo Quezel porta in scena un'indagine sulla famiglia, i suoi ruoli e le sue tossicità che è anche la possibilità di riscrivere le lettere perdute per completare un dialogo analogico in via d'estinzione.

MS_Testata

 

11, 12 dicembre ore 19.30
Teatro Maddalene, Padova

M S

Il racconto della provincia veneta è sempre stereotipato e privo di speranza. Il Veneto (regione o abitante) è ricco, ignorante, compiaciuto della sua ignoranza, razzista, omofobo; non c’è possibilità di redenzione. Uscire dai confini della nostra regione è come uscire da una gabbia: tutti ci guardano come strani animali da zoo. Ma il Veneto (regione) è stato un luogo di personaggi leggendari e mitici, non solo di capannoni. 

 

Il barista di MS è uno di questi: un “rimastone”, un omosessuale carico di rabbia e di omofobia interiorizzata, tipicamente veneto, solo, con un livello di intelligenza emotiva inversamente proporzionale al dolore che si sente inflitto dall’esistenza. M S è un flusso continuo di parole, inframmezzato da poche pause, che non sembrano di pensiero ma di volume: il flusso continua silenzioso nella testa del protagonista per poi riaffiorare sulle labbra, carsico.

 

Nunc_Testata

 

18, 19 dicembre ore 19.30
Teatro Maddalene, Padova

NUNC

Uno squarcio che si apre su un mondo parallelo contemporaneamente primitivo e postumo. La storia dell'umanità, un eterno presente, fatto di egoismi, avidità, sopraffazione di chi è più debole e sensibile, una lotta tra gli ultimi in questa folle corsa verso l'estinzione. Il tema viscerale della fame diventa racconto materico di una dimensione aliena ma familiare che raccoglie il pubblico di ogni età. 

Una fiaba scura e potente che coinvolge la sensorialità dello spettatore chiamato a vedere, gustare, annusare, toccare e ascoltare in un rito senza tempo. Nunc è una stratificazione di linguaggi che ci interroga sulle conseguenze che le nostre azioni innescano nella storia. 

Ciccio_Testata

 

8, 9 gennaio ore 19.30
Teatro Maddalene, Padova

LA DIFFICILISSIMA STORIA DELLA VITA DI CICCIO SPERANZA

Ciccio Speranza è pieno di sogni, a volte decisamente fuori dalla sua portata, ma ha il diritto di provarci e di vivere la vita che vuole. Uno di questi sogni, troppo grande per poter restare nel cassetto, è che Ciccio vuole danzare. La famiglia Speranza, però, vive in una vecchia e soffocante catapecchia di provincia. Con un padre violento e un fratello molto chiuso mentalmente, Ciccio è solo, in fondo alla sua fragilità e vorrebbe scappare da quel luogo che mai ha sentito come casa. Attraverso il suo gutturale linguaggio, il suo corpo grasso per nulla aggraziato e il suo sogno impacciato, il nostro protagonista in tutù rosa non smetterà mai di danzare, raccontandoci la sua vita così come la desidera.

ArteDiVivere_Testata

 

15, 16 gennaio ore 19.30
Teatro Maddalene, Padova

L'ARTE DI VIVERE

La morte è da considerarsi un momento della vita. E allora perché non pensarla vitale, anziché mortifera? L’arte di vivere. Il giorno in cui i corvi smisero di farmi paura è il terzo e ultimo capitolo della Trilogia della Realtà, un progetto firmato dalla compagnia Merli - Serena. Questo trittico teatrale esplora l’esperienza umana in tutta la sua complessità, interrogando la linea sottile tra realtà e finzione. In una surreale elaborazione del lutto, condivisa con gli spettatori, un’attrice senza personaggio racconta la sua storia, che parte dal momento del decesso per arrivare al cosiddetto “ultimo saluto”, coinvolgendo vari professionisti della morte: chi sancisce il momento del trapasso, chi si occupa della preparazione del morto, chi della sua sepoltura e chi, infine, dovrebbe accompagnare l’anima. Questo percorso è scientifico, ma anche fortemente ironico.

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22, 23 gennaio ore19.30
Teatro Maddalene, Padova

DATA

Le parole spostano ancora il corpo? Le parole fanno ancora agire, si traducono in azione? Qual è il rapporto tra corpo e informazione, tra pelle e dati? Due persone in scena, uno spazio asfittico con una quarta parete blindata. Si nascondono dalle forze dell’ordine, pende su di loro un arresto. Il tempo dell’azione è un futuro prossimo in cui tutte le informazioni presenti in rete sono di proprietà dello Stato. È illegale possedere dati non condivisi e le due persone in scena sono in possesso di un documento, una Biografia eversiva, a cui hanno accesso esclusivo. Non c’è molto tempo prima che vengano arrestate, devono capire cosa fare, ma le posizioni sono polarizzate. Nell’apice del loro conflitto il rumore di una porta sfondata dovrebbe entrare la polizia ma è la quarta parete che si crepa, viene abbattuta. Quello che era privato diventa consapevole della presenza di una collettività viva, immanente, di corpi riuniti e testimoni. Una ricerca sulla possibilità digitale, perché diventi moltiplicazione del potenziale detonante di una narrazione plurale e non la frammentazione e l'annichilimento del dato reale, dell'identità corporea e dell'agire nel mondo.

SPETTACOLI STAGIONE MADDALENE


Vestire_Anteprima-1
15, 22, 29 novembre 2025 ore 19.30
Teatro Maddalene, Padova
 

VESTIRE GLI IGNUDI

Vestirsi di parole, per nascondere la terribile nudità del reale. Vestire gli ignudi è un’anomala commedia pirandelliana, un testo che è a metà strada tra le opere borghesi di Pirandello e il “teatro nel teatro”. 

La giovane Ersilia, governante nella famiglia del console italiano a Smirne, viene licenziata a seguito della morte della piccola figlia affidata alle sue cure, della quale viene giudicata responsabile. Tornata in Italia, a Roma, Ersilia si mette in cerca di un uomo, un ex ufficiale di marina che in un incontro a Smirne l’aveva sedotta e chiesta in sposa. Viene però a sapere che egli è in procinto di sposarsi con un’altra donna. Ersilia tenta perciò il suicidio e, dopo averlo fallito, è salvata dal romanziere Ludovico Nota che la accoglie in casa propria. Gli uomini del suo passato tornano così a chiedere ragione delle scelte di vita di Ersilia, in un gioco al massacro al termine del quale la giovane tenterà per la seconda volta di uccidersi.

Alessandro Businaro si avvicina a un classico del repertorio teatrale italiano, con il proposito di dare vita a un lavoro che si rivolga in particolare alle giovani generazioni affrontando una costellazione di temi: dalla pervasività dei mezzi di comunicazione di massa, al voyeurismo morboso, senza tralasciare il potente e crudele ritratto dei rapporti di genere


4, 5 dicembre 2025 ore 19.30
Teatro Maddalene, Padova
 

TIRANNOSAURO

Cosa fa l’eroina all’amore? Quanto è tossica la famiglia?

Due persone distanti che possono solo scriversi lettere, alcune sono state conservate, altre perdute. Questo scambio epistolare diventa un fossile gigante, uno scheletro ingombrante che riemerge per farsi spolverare e studiare, un tirannosauro con cui “giocare alle risposte” all'interno di una struttura frammentaria e sconclusionata dove le uniche regole sono quelle di una persona piccola che gioca. Filippo Quezel porta in scena un'indagine sulla famiglia, i suoi ruoli e le sue tossicità che è anche la possibilità di riscrivere le lettere perdute per completare un dialogo analogico in via d'estinzione.

Per fare questo si ispira all’artista Andy Kaufman. Spesso menzionato come comico, Kaufman preferiva tuttavia descrivere sé stesso come song and dance man. Una volta disse in un'intervista: «Non sono un comico, non ho mai raccontato una barzelletta. La promessa del comico è che ti farà ridere con lui. La mia unica promessa è che cercherò di intrattenervi nel miglior modo possibile».

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MS_Anteprima
11, 12 dicembre ore 19.30
Teatro Maddalene, Padova
 

M S

Il racconto della provincia veneta è sempre stereotipato e privo di speranza. Il Veneto (regione o abitante) è ricco, ignorante, compiaciuto della sua ignoranza, razzista, omofobo; non c’è possibilità di redenzione.

 

Uscire dai confini della nostra regione è come uscire da una gabbia: tutti ci guardano come strani animali da zoo. Ma il Veneto (regione) è stato un luogo di personaggi leggendari e mitici, non solo di capannoni. Siamo ancora la regione dei personaggi goldoniani, ma la riforma borghese del teatro non ha cancellato del tutto le maschere, la narrazione non si è mai aggiornata: Mirandolina o i quattro rusteghi esistono ancora, ma accanto a loro sono nati nuovi archetipi che potevano apparire solo dopo gli anni ’80.

 

Il barista di MS è uno di questi: un “rimastone”, un omosessuale carico di rabbia e di omofobia interiorizzata, tipicamente veneto, solo, con un livello di intelligenza emotiva inversamente proporzionale al dolore che si sente inflitto dall’esistenza. M S è un flusso continuo di parole, inframmezzato da poche pause, che non sembrano di pensiero ma di volume: il flusso continua silenzioso nella testa del protagonista per poi riaffiorare sulle labbra, carsico.


18, 19 dicembre ore 19.30
Teatro Maddalene, Padova
 

NUNC

Uno squarcio che si apre su un mondo parallelo contemporaneamente primitivo e postumo. La storia dell'umanità, un eterno presente, fatto di egoismi, avidità, sopraffazione di chi è più debole e sensibile, una lotta tra gli ultimi in questa folle corsa verso l'estinzione. Il tema viscerale della fame diventa racconto materico di una dimensione aliena ma familiare che raccoglie il pubblico di ogni età. 

Una fiaba scura e potente che coinvolge la sensorialità dello spettatore chiamato a vedere, gustare, annusare, toccare e ascoltare in un rito senza tempo. Nunc è una stratificazione di linguaggi che ci interroga sulle conseguenze che le nostre azioni innescano nella storia. 

L’assenza della parola e la presenza di una drammaturgia complessa, che investe suono, spazio, maschere e oggetti, precipita un seme poetico nelle radici della tradizione e germoglia in un esito inedito che diverte senza consolare.

In scena un gruppo di attrici e attori diplomati presso l’Accademia Teatrale Carlo Goldoni.

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8, 9 gennaio ore 19.30
Teatro Maddalene, Padova
 

LA DIFFICILISSIMA STORIA DELLA VITA DI CICCIO SPERANZA

Ciccio Speranza è pieno di sogni, a volte decisamente fuori dalla sua portata, ma ha il diritto di provarci e di vivere la vita che vuole. Uno di questi sogni, troppo grande per poter restare nel cassetto, è che Ciccio vuole danzare. La famiglia Speranza, però, vive in una vecchia e soffocante catapecchia di provincia. Con un padre violento e un fratello molto chiuso mentalmente, Ciccio è solo, in fondo alla sua fragilità e vorrebbe scappare da quel luogo che mai ha sentito come casa. Attraverso il suo gutturale linguaggio, il suo corpo grasso per nulla aggraziato e il suo sogno impacciato, il nostro protagonista in tutù rosa non smetterà mai di danzare, raccontandoci la sua vita così come la desidera. Ciccio appartiene ad un mondo lontano, senza alcuna possibilità di esaudire il proprio sogno. Il suo destino è segnato, il suo carattere è condizionato, la sua vita è soffocata da un ambiente che gli sta stretto sopprimendo ogni possibilità di esprimersi. Dunque, perché rattrappire i propri istinti? Anche se la cicogna ci ha fatto cadere lontano dalla terra promessa non siamo condannati all’oppressione di una famiglia che non vuole conoscere il mondo oltre il proprio campo di fagioli.


15, 16 gennaio ore 19.30
Teatro Maddalene, Padova
 

L'ARTE DI VIVERE

La morte è da considerarsi un momento della vita. E allora perché non pensarla vitale, anziché mortifera? L’arte di vivere. Il giorno in cui i corvi smisero di farmi paura è il terzo e ultimo capitolo della Trilogia della Realtà, un progetto firmato dalla compagnia Merli - Serena. Questo trittico teatrale esplora l’esperienza umana in tutta la sua complessità, interrogando la linea sottile tra realtà e finzione. In una surreale elaborazione del lutto, condivisa con gli spettatori, un’attrice senza personaggio racconta la sua storia, che parte dal momento del decesso per arrivare al cosiddetto “ultimo saluto”, coinvolgendo vari professionisti della morte: chi sancisce il momento del trapasso, chi si occupa della preparazione del morto, chi della sua sepoltura e chi, infine, dovrebbe accompagnare l’anima. Questo percorso è scientifico, ma anche fortemente ironico: la protagonista non vuole drammatizzare, anzi, vuole alleviare le fasi del dolore. Cosa aiuta più della consapevolezza? Ma un dubbio si insinua: è tutto razionalizzabile? C’è da chiedersi se basta “conoscere” per superare l’assenza, la mancanza, l’incomprensibilità di una perdita che va accetta ed elaborata da chi continua a vivere.

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Data_Anteprima
22, 23 gennaio ore19.30
Teatro Maddalene, Padova

 

DATA

Le parole spostano ancora il corpo? Le parole fanno ancora agire, si traducono in azione? Qual è il rapporto tra corpo e informazione, tra pelle e dati? Due persone in scena, uno spazio asfittico con una quarta parete blindata. Si nascondono dalle forze dell’ordine, pende su di loro un arresto. Il tempo dell’azione è un futuro prossimo in cui tutte le informazioni presenti in rete sono di proprietà dello Stato. È illegale possedere dati non condivisi e le due persone in scena sono in possesso di un documento, una Biografia eversiva, a cui hanno accesso esclusivo. Non c’è molto tempo prima che vengano arrestate, devono capire cosa fare, ma le posizioni sono polarizzate. Nell’apice del loro conflitto il rumore di una porta sfondata dovrebbe entrare la polizia ma è la quarta parete che si crepa, viene abbattuta. Quello che era privato diventa consapevole della presenza di una collettività viva, immanente, di corpi riuniti e testimoni. Una ricerca sulla possibilità digitale, perché diventi moltiplicazione del potenziale detonante di una narrazione plurale e non la frammentazione e l'annichilimento del dato reale, dell'identità corporea e dell'agire nel mondo.

BIGLIETTI


  Intero Abbonati TSV Under26 Universitari a Teatro
Platea 15 € 10 € 8€ 5 €

 

ABBONAMENTI


Per la stagione di prosa del Teatro Maddalene è possibile acquistare un abbonamento a 4 ingressi a scelta tra gli spettacoli in programma.

  Intero Universitari a Teatro
Platea 40 € 16 €

 

Biglietti e abbonamenti possono essere acquistati online oppure presso la biglietteria del Teatro Verdi di Padova (negli orari di apertura al pubblico); possono essere acquistati anche presso la biglietteria del Teatro Maddalene nelle serate in cui sono previsti spettacoli.

Maddalene Factory

A partire da febbraio torna per la quinta edizione la rassegna Maddalene Factory, che per questa edizione presenta tutti spettacoli in prima nazionale. Un cartellone che mescola nuove proposte e iniziative consolidate negli anni in un mix di spettacoli, talk, nuove drammaturgie, progetti partecipati e primi esperimenti di nuove formazioni e compagnie teatrali indipendenti.

SPETTACOLI MADDALENE FACTORY


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13, 14 febbraio ore 19.30

Premio OFF
Ricordo di un dimezzato

Va in scena in prima nazionale un doppio 
studio realizzato dalla compagnia vincitrice della seconda edizione del Premio OFF Padova 2025. I Carichi Sospesi presentano una rilettura de Il visconte dimezzato di Italo 
Calvino in cui tratteranno lo stesso tema da due diversi punti di vista, a sottolineare l'universalità della domanda di partenza: “Cosa ci manca?”. Gli studi procederanno 
parallelamente ma con attori differenti, nel primo la scena sarà abitata prevalentemente da persone down, nel secondo studio invece a raccontare saranno le voci di attori senza disabilità. A seguire torna la Rassegna “AngolAzioni”: sei titoli da cui pescare per assegnare il nuovo Premio OFF Padova 2026.

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17 → 28 febbraio ore 19.30

AngolAzioni 2026
Scorci della scena padovana

17 febbraio 2026
Belteatro 
OMBRE DI VETRO 

19 febbraio 2026
Artisti a Progetto 904 - RACCONTO DI UNA STRAGE 
DIMENTICATA 

21 febbraio 2026
Teatro Laterale 
DELITTO E CASTIGO

24 febbraio 2026
Collettivo T.I.R. – Teatri in Rete 
IL CONSENSO MUTAMENTI 

26 febbraio 2026
TOP - Teatri Off Padova 
MUTATION 

28 febbraio 2026
Abracalam
VENUSIADI

EVENTO SPECIALE - SERATA DI RIAPERTURA DEL TEATRO GOLDONI


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30 settembre
ore 20.00
Teatro Goldoni
Venezia

EFFETTO VENEZIA

In occasione della riapertura del Teatro Goldoni di Venezia e in concomitanza con i festeggiamenti per i suoi 400 anni, il Teatro Stabile del Veneto - Teatro Nazionale propone una serata evento che ripercorre alcuni momenti importanti del teatro e della città attraverso alcune personalità del mondo del teatro che hanno contribuito a renderlo celebre.

Curata da Fabrizio Arcuri, la serata inaugura in anteprima la nuova stagione veneziana con ospiti d'eccezione quali Giuseppe Battiston, Sonia Bergamasco, Roberto Citran, Isabella Ferrari, Lorenzo Letizia, Filippo Nigro, Claudio Santamaria e Teho Teardo.

 

Ingresso su invito

*Gli abbonati alla stagione 23/24 del Teatro Goldoni potranno richiedere il loro invito scrivendo a biglietteria@teatrostabileveneto.it

PROGRAMMA

Giuseppe Battiston, Roberto Citran
Coffee-shop
una riscrittura di Vitaliano Trevisan

Sonia Bergamasco 
Brani su Eleonora Duse

Isabella Ferrari, Filippo Nigro 
Rapimento 
da Quando ci siamo sufficientemente torturati a vicenda. Dodici variazioni sul romanzo Pamela di Samuel Richardson
di Martin Crimp

Claudio Santamaria
Canzoni e parole 
da Giorgio Gaber 

Teho Teardo et al.
Ensemble musicale 

Lorenzo Letizia
video

 

2 → 8 febbraio ore 19.30

Festival UAD
Universal Art Design

Il TSV rinnova il suo impegno pluriennale per l’inclusione con una rassegna di spettacoli che affrontano temi cruciali: dall’esperienza migratoria alla disabilità, dall’identità di genere all’emarginazione sociale. Nato all’interno del Progetto Europeo Creative Europe – UAD, il Festival segna l’ultima tappa di un percorso di ricerca, confronto e lavoro sul campo che ha coinvolto gruppi artistici under 35 provenienti da Italia, Serbia e Polonia, uniti dall’obiettivo di immaginare una scena sempre più inclusiva. Le compagnie coinvolte valorizzano le differenze e danno voce alla pluralità, per raccontare un teatro che sia specchio di un 
mondo più equo.

02 febbraio 2026
Spettacolo Serbia #1

03 febbraio 2026
To Be Young, Gifted and Black

04 febbraio 2026
Spettacolo Polonia #1

05 febbraio 2026
Un altro nome. 
Chiamarci Giulietta e Romeo

 

06 febbraio 2026
Spettacolo Serbia #2

07 febbraio 2026
Per favore, non Riccardo III

08 febbraio 2026
Spettacolo Polonia #2

 

INGRESSO LIBERO

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9 → 15 marzo 2026

Test Your Writing

Dopo il successo dello scorso anno si rinnova Test Your Writing (Metti alla prova la tua scrittura), il focus sulla drammaturgia internazionale promosso dal TSV per fare ascoltare la voce di nuovi autori teatrali, attivi fuori dai confini nazionali, portando all’attenzione di pubblico, operatori e critici le loro opere più riuscite in mise en espace realizzate per l’occasione. 

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18 marzo → 2 aprile 2026

Sport On Stage
Sei appuntamenti tra teatro e sport

In un anno in cui il Veneto è al centro dello sport mondiale, grazie ai Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali Milano/Cortina 2026, e nell’ambito delle Olimpiadi Culturali, nasce questo nuovo progetto ideato dal TSV e dedicato a discipline sportive con protagonisti della scena locale, regionale e nazionale. scena locale, regionale e nazionale. 
Un modo per conoscere meglio segreti o caratteristiche tecniche inedite e inaspettate, ma anche aneddoti e curiosità che rivelano il lato umano di ogni sportivo attraverso momenti e confronti che uniscono l’informazione all’intrattenimento. 

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14 → 29 aprile 2026

Maturazione V
Restituzioni di tre residenze di giovani artisti

Il TSV rinnova la sua funziona di incubatore artistico di nuove progettualità indipendenti. Tre progetti inediti creati in un periodo di residenza e presentati in forma di studio. Tre idee originali, selezionate attraverso un bando, che si alterneranno sul palcoscenico del Teatro Maddalene. Torna per la quinta edizione Maturazione, l’iniziativa rivolta alle diplomate e ai diplomati dell’Accademia Teatrale Carlo Goldoni del TSV con l’obiettivo di sollecitare nei giovani lo sviluppo di un percorso attoriale e autoriale collettivo.

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5 → 29 maggio 2026

Universerìe X
Serie teatrale a episodi scritta e interpretata da studenti universitari

Dopo dieci stagioni Universerìe continua a  essere un laboratorio vivo di storie , ma quest’anno arriva alla sua stagione finale. Il filo conduttore sarà proprio la fine: la fine dei corsi, degli esami, delle relazioni che ci hanno accompagnato per anni. Ma anche la fine come passaggio, come trasformazione inevitabile.

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9, 10 maggio 2026

Campiello Giovani
Un posto nel mondo

Si rinnova anche nel 2025 la collaborazione con il Campiello Giovani, nata per trasformare in testo teatrale uno tra i racconti segnalati nell’edizione 2025 del prestigioso Premio Nazionale. Quest’anno la scelta è caduta  su 
Un posto nel mondo di Aurora Vannucci, un testo che racconta del percorso di crescita dentro la malattia, grazie al potere terapeutico dell’immaginazione. Un viaggio nell’infanzia negata, tra disegni che diventano amici immaginari, adulti presenti nell’assenza e traguardi impossibili da raggiungere. 

in collaborazione con Confindustria Veneto

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15 maggio 2026

Cinisca
La principessa che parlava ai cavalli

Nuovo appuntamento legato al tema delle Olimpiadi che porta al Teatro Maddalene l’energia e la grazia dei giovanissimi performer di Tema Cultura, guidati da Giovanna Cordova. Lo spettacolo racconta la storia di Cinisca, la principessa figlia di Archidamo II, Re di Sparta, prima donna a vincere un evento olimpico nel 396 a.C. Una donna che si afferma al di fuori di qualsiasi virtù eroica, che vince rimanendo nell’ombra rompendo l’idea che le Olimpiadi fossero esclusivamente un “discorso per uomini”, una donna, che dopo 2400 anni è ancora un punto di riferimento per tutte le sportive di oggi.

 
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