LogoTSV_Orizzontale_bianco

OCTOBER 15 - 16 '22

TEATRO GOLDONI - VENEZIA

imm_sito_Le_vertige_Marilyn_D_221003

ISABELLE ADJANI

Le Vertige Marilyn

Testi | text Olivier Steiner / ideazione e regia | conception and direction Olivier Steiner, Emmanuel Lagarrigue / scenografie e musica | scenography and music Emmanuel Lagarrigue / con | with Isabelle Adjani / testo sopratitoli in italiano | Italian subtitles Prescott Studio / produzione | production TS3, TSV – Teatro Nazionale

 

→ in French with English and Italian subtitles

→ Italian exclusive

15 OTT '22 ORE 19.00

16 OTT '22 ORE 16.00

ISABELLE ADJANI

in

Le Vertige Marilyn 

 

→ spettacolo in francese con sottotitoli in italiano

→ Esclusiva italiana

→ Durata 1h 20’ senza intervallo

Una donna, Isabelle Adjani, è al centro della scena. Un abito di Dior nero che lascia la schiena scoperta. È lo stesso abito indossato da Marilyn Monroe durante quello che viene chiamato “l’ultimo servizio fotografico” di Bert Stern.

È seduta, si rilassa, sembra immersa nei suoi pensieri. Il pubblico entra.

Sopra la donna in nero sale un’imponente struttura sulla quale sono installati ventiquattro fari, ventiquattro come le ore nella giornata di una donna, un giorno e una notte.

Questa struttura somiglia ad una Torre di Babele, l’occhio del ciclone di un monologo non ancora pronunciato. Si va a buio, parte la musica. Si comincia.

Marilyn, Marilyn, piccola Marilyn, cosa è successo? In che momento l’essenza del tempo pare essere cambiata? Da dove viene la lentezza di questa sera? Perché questa pesantezza improvvisa? Da dove proviene questa sorta di sfumato, questo cuore del mondo gonfio di dolore? Chi sei, Marilyn? Non aspettare, resta completamente silenziosa e solo che sarà il mondo a offrirtisi perché lo smascheri, non può essere altrimenti, si attorciglierà in estasi davanti a te.

Monologo interiore e con il pubblico, la voce di una donna, Marilyn, Isabelle, quale delle due? Entrambe.
A volte la voce è diretta, con un interlocutore preciso, lo spettatore, un giornalista invisibile, un amico, un nipote, un figlio, un confidente. A volte è una registrazione, una voce fuori campo. A volte il testo viene letto.

Verso il finale scompare…per riapparire con i capelli mori, con indosso una replica dell’abito nero di The Demented, per la scena conclusiva delle tre.

Olivier Steiner ha effettuato delle ricerche, traendo sia dalle ultime interviste che Marilyn rilasciò, appena due giorni prima della sua morte, sia da numerose interviste scritte di Isabelle Adjani, alla ricerca di cibo per la mente, di corrispondenze, di un dialogo tanto inaspettato quanto improbabile, della possibilità di una sorellanza, di un momento di estasi, di una vertigine.

Emmanuel Lagarrigue ha costruito un’installazione fatta di luci e suoni in cui vortica il grande mondo al suo interno fatto del palco e del mondo, al centro del quale le parole sono dette, pronunciano se stesse, vivono.

15 OTT '22 7PM

16 OTT '22 4PM

ISABELLE ADJANI

in

Le Vertige Marilyn 

 

→ play in French with English subtitles

→ Italy only dates

→ running time 1h 20’ no intermission

A woman, Isabelle Adjani, in the center of a theater set. Dior dress with black sleigh, bare back. This is the same dress worn by Marilyn Monroe during what has been called the «last photo session» of Bert Stern. Sitting, leaning, she seems pensive. Spectators enter. Above this woman in black dress rises a high structure on which are installed twenty-four projectors, twenty-four hours in the life of a woman, a day and a night. The structure rises like a tower of Babel, eye of the cyclone of a monologue yet to come. The black is made, music. It begins. Marilyn, Marilyn, little Marilyn, what is happening? Where does the very matter of time seem to have changed? What is this slowness tonight? Why this gravity all of a sudden? Where does this impression of sfumato, the heavy heart of the world, come from? Who are you, Marilyn? Do not wait, be absolutely silent and alone, the world will come to offer itself to you so that you unmask it, it cannot do otherwise, ecstatic it will twist before you. Indoor and outdoor monologue, the voice of a woman, Marilyn, Isabelle, which one? Both. Sometimes the voice is direct with a precise address, to the viewer, to an invisible journalist, a friend, a niece, a son, a confidante. Sometimes it’s a recording, a voice-over. Sometimes it’s a reading. Towards the end she disappears... then reappears as a brunette, she then wears a replica of the black dress of the Demented, the final scene of the tree. Olivier Steiner went looking for, drawing from Marilyn’s last interview – given two days before her death – and from various written interviews of Isabelle Adjani a food for thought, correspondence, a dialogue as unexpected as it is improbable, the possibility of a sorority, a rapture. Emmanuel Lagarrigue composes an installation in lights and sounds, a turning of the great world within – at the heart – of which words are said, said, lived – the stage, the world.

bacchetta_tsv_bianca_1920
 
stemma_compresso_BIANCO loghi_soci_newsletter_singoli-02 loghi_soci_newsletter_singoli-03 loghi_soci_newsletter_singoli-04
 
loghi_soci_newsletter_singoli-05 loghi_soci_newsletter_singoli-06 loghi_soci_newsletter_singoli-07 loghi_soci_newsletter_singoli-08
 
loghi_soci_newsletter_singoli-09 loghi_soci_newsletter_singoli-10 loghi_soci_newsletter_singoli-11

Teatro Stabile del Veneto, S.Marco 4650/B, Venezia, (VE) P.IVA: 02630880272 - Privacy Policy | Cookie Policy