Dal 30 giugno al 12 luglio, ore 19.00
Teatro Maddalene, Padova

Accademia Teatrale Carlo Goldoni

SOLO UN SOGNO

Solo un sogno è una riscrittura de Il sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare che sceglie di indagare la tematica del potere nelle sue sfaccettature. L’espediente letterario magico che caratterizza la descrizione del mondo delle fate nella versione shakespeariana qui lascia spazio a una più cruda lettura dei rapporti tra istituzione e controcultura. Il Bosco diventa una fotocopia al negativo di Atene, dove si può fare tutto quello che non è concesso dalla dittatura di Teseo. Oberon e Titania sono i fondatori di questo movimento che accoglie gli ultimi, gli emarginati e tutti coloro che non si riconoscono nei valori dell’ultra capitalismo della società dominante. Ma il Bosco è anche un luogo dove i sogni di libertà possono diventare realtà, anche solo per una notte. Per questo attira diversi ateniesi che vogliono concedersi una notte di svago e perdizione. Ermia, figlia di Teseo, viene convinta dall’amica Elena a partecipare ai “Riti di Maggio”, la grande festa dionisiaca che ogni anno fa diventare il Bosco un rave a cielo aperto. Come tutti i luoghi apparentemente idilliaci anche il Bosco svelerà le sue contraddizioni e il sogno delle due ragazze assumerà presto i contorni di un inquietante incubo.

Dal 14 al 26 luglio, ore 19.00
Teatro Verdi, Padova

INSULTI AL PUBBLICO

Insulti al pubblico (titolo originale: Publikumsbeschimpfung) è un'opera teatrale di Peter Handke, pubblicata nel 1966, che si distingue per la sua struttura audace e il suo approccio provocatorio. L'opera presenta quattro attori che interagiscono direttamente con il pubblico, affrontando in modo incisivo e provocatorio il tema della partecipazione e della responsabilità degli spettatori nell'esperienza teatrale. Attraverso monologhi e dialoghi vivaci, i personaggi si rivolgono al pubblico con una serie di insulti e provocazioni, mettendo in discussione la passività degli spettatori e le loro aspettative nei confronti del teatro. Handke utilizza un linguaggio incisivo per stimolare una riflessione critica sul ruolo del pubblico, invitando a una maggiore consapevolezza della propria posizione durante la rappresentazione con effetti anche molto comici.

In un'epoca in cui il teatro e l'arte in generale stanno subendo profondi cambiamenti a causa di fattori socio-culturali e tecnologici, l'opera di Handke risulta straordinariamente attuale. La crisi di rappresentazione e la disillusione pongono interrogativi fondamentali sul significato del teatro e sulla sua capacità di coinvolgere attivamente il pubblico. Insulti al pubblico si configura quindi come un invito a riconsiderare il senso del teatro in ogni epoca, incoraggiando gli spettatori a diventare partecipanti attivi piuttosto che semplici osservatori.

La provocazione di Handke non solo invita a riflettere sull'arte, ma stimola anche una riconsiderazione delle questioni sociali e politiche contemporanee. In un contesto caratterizzato da divisioni e conflitti, la necessità di un coinvolgimento critico e consapevole diventa ancora più urgente. L'opera ci esorta ad esplorare il potere del teatro come strumento di dialogo e riflessione, in grado di affrontare le sfide del presente.

In sintesi, Insulti al pubblico è un'opera teatrale audace e innovativa che sfida le convenzioni del teatro, proponendo una riflessione sulla sua natura e sul ruolo attivo degli spettatori. Attraverso il suo linguaggio provocatorio e la sua critica alla passività, Handke stimola una riconsiderazione del significato dell'arte e dell'impatto che essa può avere nella società, rendendo l'opera estremamente rilevante anche nel contesto attuale. La scelta di mettere in scena due lavori così distanti tra loro ci da’ l’occasione di ripercorrere lo spirito innovativo e indomito dell’autore. Due scritture profondamente diverse che però si richiamano nella volontà sottesa di non compiacere né di raccontare una storia.

Lo spettacolo è inserito in un Progetto Speciale dedicato alla figura dello scrittore Premio Nobel per la Letteratura 2019 Peter Handke.